Luigi Giannelli legge “Sono il capitano della mia anima” di Nelson Mandela

«Sono il capitano della mia anima»: la poesia che accompagnò Nelson Mandela durante la sua prigionia.
«Invictus» era stata scritta dal poeta inglese William Ernest Henley nel 1875. A 25 anni dalla fine dell’apartheid il ricordo della prigionia di Mandela e di quel poema che diventò un simbolo della resistenza di “Madiba” e dello spirito umano:
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.